Con gli occhi puntati verso l’orizzonte e un sorriso contagioso, il biologo milazzese racconta la storia della sua vita. Fatta di determinazione e passione. E di una grande voglia di dare una casa al “suo” Capodoglio.
ALL'INTERNO LA VIDEO INTERVISTA realizzata da Mirk, Emiliano Favazzo e Paolo Cazzola
MILAZZO. “Un goal per Siso”, una partita di calcio tra gli studenti dell’istituto milazzese “Leonardo Da Vinci” è stata l’ultima iniziativa organizzata per sostenere il suo progetto. Quello di dare una casa al capodoglio che nell’estate del 2017 è stato trovato spiaggiato a Capo Milazzo. Da allora Carmelo Isgrò, biologo milazzese ha fatto di tutto per realizzare questo suo sogno. Ha avviato sul web una campagna di raccolta fondi per allestire una sala espositiva al Castello di Milazzo con lo scheletro del capodoglio e la plastica rinvenuta nel suo stomaco che ha causato la sua morte. Una vera e propria battaglia che ha avviato da quando, da solo, ha scarnificato dieci tonnellate di carne, completamente immerso nell’acqua putrida in cui era semisommerso il Capodoglio, con l’intento di recuperare i resti. Durante questa operazione, ha estratto dalla pancia del cetaceo molta plastica, tra cui un vaso da giardinaggio nero e diverse buste ingerite in vita dall’animale.
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La sua è stata un’iniziativa che ha mobilitato tantissimi cittadini. E attirato l’attenzione anche della stampa nazionale che al suo “progetto Siso” ha dedicato diversi servizi televisivi. Così Carmelo, nel giro di pochi mesi, ha raccolto quasi trentamila euro e sotto gli occhi attenti dell’università di Messina sta ottenendo, grazie al supporto dell’amministrazione comunale di Milazzo, tutte le autorizzazioni necessarie per dare vita a questa sala espositiva tanto desiderata. Il suo sogno che diventa realtà.
Quello di inaugurare un Museo del Mare per esporre Siso è stata una delle prime cose che ha detto ai nostri microfoni (guarda la VIDEO INTERVISTA) Carmelo, durante una passeggiata tra i sentieri di Capo Milazzo ha risposto alle nostre domande per raccontare la storia del suo amore per il mare. E per parlare delle sue iniziative rivolte di recente soprattutto alla raccolta della plastica, fattore altamente inquinante del nostro mare.
Un’intervista, a tratti emozionante, dove racconta aneddoti e segreti di questo angolo di Paradiso che lui ormai soccorre e protegge con tutte le sue forze. Buona visione
Galleria Fotografica a cura del Cas. I video sono stati realizzati da Francesco Cona e il Palum