Uno dei ragazzi ospiti della Comunità la Farfalla si appassiona al mondo degli scatti. Ecco il suo viaggio tra le immagini accompagnato dal fotografo milazzese Gap
LEGGI IL TESTO. GUARDA LA GALLERIA FOTOGRAFIA di Angiularu
(Qui il link all'articolo: "Antonino Gitto: «Con i miei scatti rendo eterno l’amore. E la mia Sicilia»")
La redazione di ComuniCare non si ferma. Anche se “distanziati” stiamo continuando a lavorare senza sosta. Certo, non è facile. Ormai da settimane abbiamo affidato lezioni, riunioni di redazione e chiacchierate alle videochiamate. Un modo un po’ freddo per confrontarsi, soprattutto per noi che in questo lavoro, ci mettiamo il cuore. L’importante, però, è continuare a lavorare. Cosa che sta facendo, in modo particolare, uno dei ragazzi ospite della Comunità La Farfalla di Piraino.
In lui, che in redazione chiamiamo Angiularu, ho subito percepito una grande volontà e adocchiato fin dai primi giorni una sua predisposizione allo scatto. Sì, proprio alla fotografia. Ricordo ancora il primo giorno che è uscito con me per un’intervista e non aveva mai scattato una foto, se non quelle di prova durante le ore di lezioni del mio laboratorio. E’ riuscito a realizzare un lavoro stupendo. Inutile negarlo. Angiularu, mi ha stupita. Di lui ho imparato ad apprezzare, giorno dopo giorno, la determinazione, la spontaneità e la volontà. Il riuscire a fare sempre meglio ogni volta che io gli dico: “Bravo, sei veramente stato bravo”.
E’ nato così l’idea di farlo incontrare con il fotografo milazzese Antonino Gitto. Ed è stato amore a prima vista.
Leggete quello che ha scritto lui e capirete il perché.
«Trovarmi in videochiamata con un fotografo, un fotografo vero, non è un’esperienza di poco conto. E’ emozionante, coinvolgente, appassionante. Soprattutto per me che solo da qualche mese ho preso per la prima volta in mano una macchina fotografica. E’ un’opportunità che ho avuto durante le ore del laboratorio di giornalismo che frequento nella comunità dove vivo in questo periodo. Prima per imparare ad usarla. E poi per usarla veramente come fanno i veri fotografi.
E sono stato bravo. Almeno così ha detto Rossana quando ha visto le mie foto. Rossana è la giornalista con cui lavoro all’interno della redazione ComuniCare.
Ed è stata sempre lei a dirmi: «adesso ti faccio conoscere Antonino Gitto», un bravissimo fotografo di Milazzo. Con lui la prima volta ci siamo visti in videochiamata. E dovete sapere che anche lui mi ha detto che sono bravo. Sì perché le mie foto le aveva già viste tutte e durante la nostra conversazione, da schermo a schermo, mi ha detto quello che avevo fatto bene e quello che avevo sbagliato. Mi ha insegnato tante cose e mi ha fatto vedere i suoi scatti. Tutti belli e qualcuno anche emozionante.
Dovevamo stare collegati quaranta minuti ma, di tempo con lui, ne ho passato molto di più. Piaceva a me. Ed è piaciuto a lui. Ha avuto una grandissima pazienza e mi ha spiegato così tanti trucchi del mestiere che io, quasi, ci ho creduto alla storia che sono bravo.
Perché mi sono divertito e nonostante la lunga conversazione non ho mai perso la mia attenzione e il mio interesse.
Insomma quando ho spento il computer ho avuto voglia di conoscerlo. E di scattare con lui le mie prossime foto. «Ok, ha detto Rossana, proviamo a fare anche questo». Così in un pomeriggio di metà dicembre io e Antonino, pass stampa al collo e macchina fotografica in mano ci siamo ritrovati per le strade di Milazzo a scattare foto insieme. Io e lui. Io e un vero fotografo. Quello che abbiamo fatto lo vedrete nelle foto messe in galleria alla fine di questo articolo. E adesso ditemi voi se sono stato bravo!
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